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Le corporation traggono grandissimo profitto dalla mercificazione dell'acqua. In molte parti del pianeta la scarsità idrica è un'occasione per vendere a caro prezzo un bene raro. Cosicché le multinazionali puntano prima all'accaparramento delle fonti d'acqua nei territori più caldi e aridi e poi estendono la loro influenza altrove. Nel Belpaese, nonostante con il referendum del 2011 la popolazione abbia chiesto che la gestione del servizio idrico integrato sia fuori dal mercato, l'acqua resta una merce e non un diritto, a tutto vantaggio dei predatori globali. In questo testo l'autore spiega qual è il processo che si sta sviluppando nel Mezzogiorno e nel resto del Paese in favore dei grandi predatori e a detrimento delle popolazioni.